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Orientamento nel tempo

Il senso di orientamento e la percezione di sé nello spazio sono fondamentali per navigare efficacemente in diversi ambienti, permettendo di muoversi con sicurezza e autonomia. La lateralizzazione è cruciale nel definire come interagiamo fisicamente con il nostro ambiente, influenzando tutto, dallo scrivere al praticare sport. Le coordinate egocentriche aiutano a definire la posizione di sé rispetto agli oggetti circostanti, migliorando l’interazione e la percezione spaziale.

minuto 00 – I bambini sono seduti in cerchio. 

Si chiede loro: “COME SI MISURA IL TEMPO E PERCHE’ SERVE MISURARLO ?” Si ascoltano le risposte dei bambini. “Perché è importante sapere che ora è?”

La discussione avviene a gruppi di 4 bambini.. Gli adulti passano ad ascoltare. 

minuto 05 – Si propongono alcune esperienze di una certa durata per dare ai bambini il senso del tempo e per far comprendere loro l’importanza di riuscire a misurarlo.

  • Correte per 10 secondi; Correte per un minuto; Correte per tre secondi…
  • Rimanete in equilibrio su un piede per 10 secondi; per 30 secondi…
  • Rimanete con le braccia aperte in fuori per 2 minuti;
  • Rimanete nella posizione del vascello (seduti a terra con gambe piegate e sollevate dal suolo) per 1 minuto; 
  • Braccia aperte all’altezza delle spalle per 60 secondi.

Il tempo sembra scorrere diversamente a seconda delle azioni che si svolgono.

minuto 15 – I bambini si dividono in tre  gruppi. Ogni gruppo deve proporre un gioco per una festa di compleanno che duri al massimo 5 minuti.

minuto 25 – Il primo gruppo presenta la sua proposta e si gioca;

minuto 30 – Il secondo gruppo presenta la sua proposta e si gioca;

minuto 35 – Il terzo gruppo presenta la sua proposta e si gioca;

minuto 40 – Esiste un tempo passato, uno presente ed uno futuro. Si chiede ai bambini di immedesimarsi in ognuno di questi momenti e di replicare le movenze con il proprio corpo.

  • Muovetevi come quando eravate molto piccoli che ancora non eravate in grado di  camminare;
  • Muovetevi come vi muovete oggi;
  • Muovetevi come quando sarete grandi;
  • Muovetevi come quando sarete dei nonni.

 minuto 55 – Saluto finale e preparazione per l’attività di digitale. 

Questa attività di digitale nasce con l’intento di accompagnare i bambini in un percorso di riflessione sulla propria identità, invitandoli a considerare il passato, il presente e il futuro come parti connesse di un’unica narrazione. Attraverso la costruzione e la rappresentazione simbolica della propria linea del tempo, i bambini esplorano come le esperienze vissute, i sogni e le aspirazioni contribuiscono a definire chi sono e chi desiderano diventare. Si tratta di un’attività che intreccia memoria, consapevolezza e immaginazione, in un processo che favorisce la costruzione dell’identità in chiave temporale.

L’attività prevede l’utilizzo di robot educativi in grado di seguire linee tracciate su carta, come Ozobot, Thymio (in modalità line following) o dispositivi con funzionalità simili. In una prima fase, i bambini si dedicano all’esplorazione autonoma del robot, scoprendo le caratteristiche fondamentali: apprendono come deve essere tracciata la linea affinché venga riconosciuta (spessore e colore). 

Dopo questa fase introduttiva, si passa alla costruzione della linea del tempo individuale. Ogni bambino riceve un supporto grafico che rappresenta una linea temporale personale. Questa linea è suddivisa in tre sezioni principali, ognuna rappresentata da un riquadro: una fotografia che rappresenta il passato, un testo scritto che descrive il presente (con aspetti fisici, caratteriali e legati all’ambiente di vita) e un disegno che proietta il bambino nel futuro, immaginando desideri, sogni e caratteristiche della persona che vorrà diventare. 

Una volta completati questi tre elementi, i bambini li dispongono lungo la propria linea del tempo. Successivamente, il robot viene posizionato sulla linea e ne segue il tracciato, attraversando idealmente il tempo del bambino: dal passato al presente, fino al futuro. Questo momento rafforza la consapevolezza del bambino rispetto al proprio percorso di crescita, trasformandolo in un’esperienza concreta e significativa.   

Il materiale prodotto durante l’attività può successivamente essere utilizzato per la realizzazione di un cartellone o di una documentazione visiva del lavoro svolto, dove ogni bambino può raccontare al resto della classe ciò che ha riportato, descritto e disegnato all’interno del proprio percorso. In questo modo, l’esperienza assume anche una dimensione collettiva e narrativa, utile per rafforzare il senso di appartenenza e di condizione all’interno del gruppo classe. 

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