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Regole e consegne

Le regole e le consegne aiutano i bambini a strutturare e organizzare i loro pensieri e azioni. In particolare, seguire le consegne richiede ai bambini di analizzare le informazioni ricevute e pianificare le loro azioni di conseguenza. Inoltre, le consegne richiedono una certa dose di creatività per essere completate, ma all’interno di un framework strutturato.

minuto 00 – Appena entrati in palestra ci siede in cerchio nel centro dello spazio. Ci si presenta dicendo il nome ed una cosa che si è molto bravi a fare concretamente.
Successivamente si dividono i bambini in 4 piccoli gruppi: in cerchio provano, confrontandosi tra loro in totale autonomia, a rispondere al seguente quesito:
“Come ci si sente quando si riesce a superare un ostacolo, una difficoltà da soli?” Proviamo a fare anche qualche esempio concreto.
minuto 10 – Nello spazio della palestra si chiede ai bambini di costruire un circuito disseminato di difficoltà. Si lavora in coppie, per avere sempre la possibilità di confrontarsi. Ogni coppia dovrà pensare a un ostacolo che sarà poi inserito nel percorso.
minuto 15 – Ogni coppia spiega al gruppo il tipo di difficoltà che ha costruito.
minuto 20 – Si provano i diversi ostacoli, rispettando le indicazioni date dalle coppie che li hanno costruiti su come affrontarli.
minuto 30 – Viene chiesto ai bambini, sempre divisi a coppie, di innalzare il livello delle difficoltà inserendo la dimensione della velocità e/o del coraggio.
minuto 35 – Si riprovano i diversi ostacoli.
minuto 45 – Si esegue tutto il circuito, affrontando i vari ostacoli uno dopo l’altro.
minuto 55 – Conclusione in cerchio preparazione per l’attività di digitale.


L’attività di digitale proposta rientra nella metodologia del coding unplugged, un approccio al pensiero computazionale che non prevede l’uso di dispositivi digitali. In particolare questa attività ha lo scopo di sviluppare nei bambini la capacità di seguire istruzioni in modo logico e strutturato, stimolando al tempo stesso il pensiero creativo e la collaborazione tra pari. I bambini saranno coinvolti in un’attività pratica e manipolativa, in cui vestiranno una bambolina di carta seguendo delle istruzioni, imparando così a pianificare azioni in sequenza.
Il coding unplugged è un approccio al pensiero computazionale che non richiede l’uso del computer o di dispositivi digitali. Si basa su attività ludiche e manipolative attraverso cui i bambini imparano a scomporre problemi, seguire sequenze, e riconoscere schemi. È un modo semplice e accessibile per introdurre i concetti di base della programmazione, usando carta, oggetti e movimento.
Dopo aver introdotto l’obiettivo della giornata – comprendere la logica delle sequenze – l’insegnante guida i bambini in un’attività ispirata a Hello Ruby, una piattaforma gratuita ideata da Linda Liukas, che propone risorse educative per avvicinare i più piccoli al pensiero computazionale in modo narrativo e creativo. I materiali possono essere scaricati direttamente dal sito e adattati alle esigenze della classe.
Ogni bambino riceve una bambola di carta (una “paper doll”) e un set di abiti da ritagliare. La bambolina può essere incollata su un cartoncino o su un foglio da disegno per essere più stabile. Gli abiti possono:


– essere semplicemente appoggiati sulla figura,

-oppure attaccati con linguette (se presenti nel modello),

-oppure fissati con piccoli pezzetti di scotch di carta, a seconda delle preferenze e dell’organizzazione del materiale.


A questo punto, l’insegnante propone comandi via via più complessi, a voce o anche con il supporto di immagini, in base al livello della classe. Alcuni esempi:
1) I bambini scelgono un vestito in base a un criterio semplice (es. “Fa freddo, quale abbigliamento useresti?”)
2) Si introducono più variabili, come il colore o l’occasione d’uso (es. “Scegli un abito per una giornata piovosa, ma solo se è rosso o blu”)
3) I bambini devono organizzare i vestiti in una sequenza corretta, rispettando l’ordine di vestizione (es. “Prima la maglietta, poi il maglione e infine il cappotto”)
Durante l’attività, si stimola il dialogo tra i bambini, incoraggiandoli a spiegare le loro scelte e ad ascoltare quelle degli altri.
L’attività si conclude con un confronto in cui ogni bambino può descrivere (o disegnare) la sequenza creata. Questo momento permette di consolidare l’esperienza e di riflettere sul concetto di sequenzialità applicato sia nel coding unplugged che nella vita quotidiana.
Durante il confronto, l’insegnante può stimolare la riflessione ponendo domande come: “Cosa sarebbe successo se avessi cambiato l’ordine degli abiti?” oppure “Qualcuno ha scelto una sequenza diversa dalla tua? Perché, secondo te?”. Un’ulteriore domanda utile per il collegamento con l’esperienza personale potrebbe essere: “Ti è mai capitato, nella vita di tutti i giorni, di dover fare le cose in un certo ordine? Quando?”.
Queste domande aiutano i bambini a riconoscere l’importanza delle sequenze, non solo nell’attività svolta, ma anche nella loro quotidianità.

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