1. Home
  2. /
  3. Docs
  4. /
  5. Unità Stringhe
  6. /
  7. SCUOLA DELL’INFANZI...
  8. /
  9. Psicomotricità e robotica...

Psicomotricità e robotica: cosa sono?

L’attività integrata mira a favorire la crescita e il protagonismo dei bambini, con particolare attenzione alla psicomotricità, dove la loro volontà di fare le cose sarà sempre al primo posto. Inoltre, l’attività di digitale intende decostruire l’immaginario che i bambini e le bambine hanno del robot, facilitando una comprensione più chiara e realistica di cosa sia un robot.

Viene proposta la prima parte dell’attività con focus sulla psicomotricità così organizzata:

minuto 00 – I bambini si siedono in cerchio e viene fatto un iniziale giro di presentazioni. Ad ogni bambino viene richiesto di raccontare una cosa in cui si sente particolarmente bravo.

Ai bambini verrà poi presentata una classica seduta di psicomotricità, e, dopo che l’avranno svolta, verrà chiesto loro di dare una definizione alla stessa.

minuto 12 – Se esiste il materiale adatto, viene costruito un muro fatto di parallelepipedi. In alternativa fogli di giornale per terra. La novità è che non c’è una consegna precisa su cosa fare, ma una semplice messa a disposizione di un materiale con conseguente libertà di sperimentare.  

minuto 15 – Si invitano i bambini a mettersi in un lato della palestra e si chiede loro: “E adesso cosa si può fare?”. Si attendono le reazioni.

minuto 20 – Ai bambini viene data la consegna di giocare liberamente con il corpo e con il materiale ed intanto si preparano due postazioni adibite al piacere senso motorio:

  • nella prima un grande materasso attende i tentativi di capriola;
  • nella seconda un altro spazio morbido attendo i loro salti, dall’alto in basso.

minuto 40 – Viene proposto loro un oggetto, mentre si ripongono i moduli vicino ad una parete (la sala di psicomotricità ama il riordino degli oggetti utilizzati dopo ogni gioco!). L’oggetto va scelto tra cerchio, corda o telo. Meglio non la palla perché ha dei modi di utilizzo già preordinati ed è facile cadere nella stereotipia.

Si invitano dunque i bambini a giocare liberamente con l’oggetto e a condividere con gli altri le loro migliori scoperte.

minuto 50 – al termine semplicemente si chiede ai bambini se l’incontro è stato interessante. Possono esprimere il loro parere se abbastanza con le mani, se molto con le mani e con i piedi, se moltissimo con i piedi con le mani e con la voce  

Girotondo finale come saluto prima di intraprendere la parte dell’attività relativa al digitale. 

L’attività di digitale introduce i bambini al concetto di robotica attraverso il gioco e la sperimentazione pratica, favorendo il coinvolgimento attivo e la libera espressione della loro immaginazione. L’attività inizia chiedendo ai bambini di condividere cosa sanno già sui robot, incoraggiandoli a raccontare dove li hanno visti e cosa pensano siano in grado di fare. Questo momento di condivisione aiuta a far emergere le conoscenze pregresse dei bambini e a costruire una base comune. L’insegnante può stimolare la discussione chiedendo: “Dove avete visto dei robot?” o “Che cosa vi viene in mente quando pensate a un robot?”. E’ importante ascoltare con attenzione le risposte dei bambini per comprendere il loro punto di partenza. 

Una volta che le idee sono emerse, l’insegnante invita i bambini a passare alla fase creativa: la costruzione del loro “robot”. Fornire materiali come cartone, bottiglie di plastica, tappi, fili, bottoni, carta colorata, colla e forbici.

Durante il processo di costruzione, i bambini hanno la possibilità di manipolare i materiali esplorando forme e combinazioni e dare vita alla loro idea di robot. L’approccio pratico permette di apprendere attraverso il fare, incoraggiando l’esplorazione attiva e l’immersione nel tema. Durante questa frase, i bambini possono scegliere liberamente i materiali che preferiscono, esplorando le combinazioni possibili. Mentre i bambini costruiscono i loro robot l’insegnante può offrire piccoli suggerimenti se necessario, ma lasciando spazio alla loro immaginazione. 

Al termine dell’attività, le creazioni vengono condivise e utilizzate come punto di partenza per una riflessione collettiva. Qui, l’insegnante può stimolare il confronto chiedendo: “Cosa rende speciale il tuo robot?” o “Come pensi che il tuo robot può essere utilizzato nella vita quotidiana?”. Questo momenti di discussione aiuta a riflettere su ciò che un robot può essere e far emergere una comprensione più concreta e ampia del concetto, passando dal “robot dei cartoni” alla visione di un robot come strumento che ha forme e funzioni diverse. 

L’attività si conclude con una riflessione collettiva: l’insegnante può porre domande che invitano i bambini a pensare ai robot reali, come: “Esistono robot che usciamo ogni giorno?” oppure “Come possiamo usare i robot per aiutarci?”. In questo modo, i bambini sono guidati a fare un passo in più nella loro comprensione del mondo dei robot, aprendosi a nuove possibilità e concetti.

Tags , ,