
Attraverso la narrazione della storia di Jesse Owens, i bambini acquisiscono consapevolezza storica e comprendono temi cruciali come il coraggio, l’uguaglianza e la determinazione. L’attività di psicomotricità, riprendendo la narrazione proposta, mira a migliorare la forza fisica, il controllo del corpo e la coordinazione, mentre le gare insegnano l’importanza di seguire le regole e il valore della collaborazione. Successivamente, utilizzando Book Creator, i bambini sviluppano competenze digitali e il pensiero divergente attraverso la creazione di narrazioni, come la creazione di contenuti multimediali e lo storytelling, affinando al contempo le loro capacità di riflessione e sintesi.
minuto 00 – i ragazzi sono seduti in cerchio. ed ascoltano la storia di JESSE OWENS.
James Cleveland Owens nacque in un piccolo paesino dell’Alabama (uno degli stati dove il razzismo e discriminazione erano più diffusi) ma crebbe a Cleveland in Ohio. Jesse Owens è stato il simbolo della lotta per i diritti umani e civili, in maniera plateale contro il Nazismo dominando le Olimpiadi di Berlino del 1936; ma anche negli Stati Uniti, quando fu costretto a vivere fuori dal campus universitario insieme agli altri afro-americani o a pranzare nei ristoranti per soli neri durante i viaggi in trasferta della squadra.
Il 25 maggio del 1935 è ricordato dallo stesso Owens nella sua biografia come il giorno dei giorni: ai campionati del Middle West presso l’Università del Michigan, Jesse scende in pista all’ultimo minuto a causa di un infortunio alla schiena e in meno di un’ora eguaglia il record mondiale nei 100 metri, stabilisce quello nel salto in lungo, vince la gara dei 200 metri e quella dei 200 metri a ostacoli. Alle Olimpiadi di Berlino, dove vince 4 medaglie d’oro: nei 100 metri , nei 200 metri nel salto in lungo e nella staffetta 4 x 100.Le vittorie di Owens a Berlino frantumarono le aspettative di Hitler, per il quale i Giochi Olimpici, preceduti da una propaganda battente e preparativi grandiosi mai visti prima, dovevano rappresentare l’esaltazione della razza ariana e della grandezza tedesca. Ma il Fuhrer non rimase con i 100mila spettatori dell’ Olympiastadion fino alla fine e lasciò il suo posto nella tribuna d’onore prima della premiazione del lampo d’ebano, come molti giornali chiamavano Owen, per il salto in lungo.
Prima delle prove che seguiranno ci si divide in coppie e dopo ogni gara la coppia si avvicina e si scambia reciproci consigli per migliorarsi
minuto 10 – si costruiscono le corsie per la gara dei cento metri. Si lavora sulla posizione di partenza. Per favorire la costruzione di un corpo tonico, si parte con diverse posizioni, proni, supini, in quadrupedia. Il pronti sarà una posizione intermedia tra la partenza e la corsa lanciata. Sarà impegnativa resistere qualche secondo nel pronti e poi il via. Se ci si muove prima si viene squalificati. Batterie, semifinale, finale
minuto 25 – il salto in lungo con rincorsa. Linea di battuta, se la si tocca, si è eliminati. Vince chi arriva più lontano: conta il migliore di 3 tentativi.
minuto 40 – la staffetta. Si delimita al meglio lo spazio preciso di trasmissione del testimone. Chi cambia, uscendo, fa squalificare la propria squadra. Ci si concentra sul passaggio del testimone, elemento centrale per la vittoria. Possibile utilizzare il metodo del torneo giallo. Vale a dire si cambia sempre casualmente la composizione delle staffette ricombinando i vincitori.
minuto 55 – conclusione e preparazione per l’attività di digitale.
Questa attività di digitale ha l’obiettivo di sviluppare nei bambini la capacità di raccontare storie attraverso un linguaggio digitale, prendendo spunto da valori come il coraggio, l’uguaglianza e la determinazione. L’ispirazione può venire, ad esempio, dalla figura di Jesse Owens e della sua storia, affrontata in precedenza nell’attività di psicomotricità. I bambini sono invitati a rielaborare liberamente una parte della storia che li ha colpiti o a raccontare una storia originale legata al tema del coraggio.
L’attività inizia con una breve introduzione all’utilizzo di Book Creator, piattaforma che consente di realizzare libri digitali multimediali. L’insegnante mostra come creare una nuova pagina, inserire testi, immagini, registrazioni audio e video, incoraggiando i bambini a sperimentare con i diversi strumenti disponibili.
La classe viene suddivisa in piccoli gruppi. A ciascun gruppo viene affidato un dispositivo (PC o tablet) per lavorare alla propria narrazione digitale. I bambini progettano e costruiscono la loro storia collaborando: scrivono brevi testi, scelgono immagini evocative, registrano voci narranti o effetti sonori, dando vita a racconti che esprimono emozioni e riflessioni legati al tema proposto.
Al termine dell’attività, i gruppi condividono i loro racconti digitali con il resto della classe, trasformando la condivisione in un momento di confronto, ascolto attivo e valorizzazione delle diverse interpretazioni del tema.
