
Lavorare sul concetto di insiemistica è cruciale perché forma le basi fondamentali per l’apprendimento matematico futuro. Questa attività non solo aiuta i bambini a sviluppare competenze di conteggio e classificazione, ma stimola anche il pensiero critico mentre identificano somiglianze e differenze tra gruppi di oggetti.
Dopo l’accoglienza iniziale dei bambini prende il via l’attività di psicomotricità così strutturata:
minuto 00 – Bambini seduti in cerchio. Nella palestra sono già stati preparati con le corde due grandi cerchi ai due estremi. Il conduttore individua una serie di caratteristiche e invita i bambini a posizionarsi nell’insieme a seconda delle caratteristiche possedute.
Ad es. nel cerchio in fondo tutti i maschi, nell’altro tutte le femmine. Poi tutti di nuovo in cerchio. E ancora, i biondi e i mori, quelli con gli occhi chiari contrapposti agli scuri, quelli simpatici e quelli antipatici, e così via con una serie di elementi anche ironici che permetteranno ai bambini di entrare nel concetto di insieme ed a volte nel sapersi riconoscere in un elemento che li riveli.
Questo lavoro sarà come uno specchio dove i bambini potranno vedersi.
Di volta in volta, si chiede ai bambini di contare gli elementi presenti nei due insiemi, in modo da avere anche una visione complessiva della classe: prima di contare però, si chiede loro di fare una stima ad occhio che sarà poi comprovata o meno dal conteggio.
E’ fondamentale far emergere che si ha un insieme solo se esiste un criterio oggettivo che permette di stabilire con certezza e senza dubbio se un determinato elemento fa parte o meno dell’insieme.
minuto 15 – Si costruisce con corde e cinesini un percorso fatto di linee diritte, curve e a zig zag. Si chiede ai bambini di immaginare che sia un circuito per auto e si invitano i bambini a percorrerlo alla massima velocità possibile.
minuto 20 – I bambini vengono divisi in gruppi di cinque e si chiede a ogni gruppo di disegnare una pista o un circuito con fogli e pennarelli. Poi dovranno costruire il circuito con le corde, seguendo la mappa disegnata sui fogli.
minuto 40 – Il circuito viene percorso con dei trenini di ragazzi, composti da 3, 4 o 5 carrozze.
minuto 50 – conclusione e preparazione per l’attività di digitale.
L’attività di digitale ha l’obiettivo di introdurre i bambini al concetto matematico di “insieme” attraverso un’esperienza pratica e coinvolgente. Utilizzando robot educativi come Bee-Bot, Cubetto, Thymio, Matatalab, Ozobot, Tale-Bot o altri strumenti simili, i bambini esploreranno le relazioni tra oggetti basandosi su proprietà comuni. Per svolgere questa attività, l’insegnante dovrà preparare il materiale necessario: una collezione di oggetti con caratteristiche variabili (ad esempio, colore, forma, dimensione, materiale). Gli oggetti dovranno essere scelti con cura per consentire di creare insiemi significativi e visibilmente chiari. Inoltre, dovrà preparare con cerchi o nastro di carta adesivo degli insiemi in base alle proprietà degli oggetti.
Durante la fase introduttiva, l’insegnante può coinvolgere i bambini in un breve dialogo per esplorare l’idea di “cosa hanno in comune alcuni oggetti” e preparare il terreno per l’attività pratica.
Una volta raccolti i materiali, si passa alla parte centrale dell’attività. A ogni bambino viene assegnato un oggetto della collezione. I robot saranno condivisi e usati per spostare gli oggetti verso l’insieme corrispondere, delimitato visivamente da cerchi disegnati sul pavimento, tappeti o altre indicazioni visive. Per esempio, un bambino con un oggetto di colore giallo (ad esempio una casetta gialla) programmerà il robot che trasporta l’oggetto per raggiungere il cerchio dedicato all’insieme degli oggetti gialli. Una volta che tutti gli oggetti sono stati posizionati nel rispettivo insieme, si può chiedere di identificare oggetti che appartengono a più di un insieme (es. una grande casetta gialla può appartenere sia all’insieme “giallo” che a quello “grande”). A questo punto, i bambini possono spostare gli oggetti verso un’area di intersezione (un cerchio che rappresenta l’unione delle proprietà).
Per concludere, l’insegnante stimolerà la riflessione dei bambini ponendo alcune domande che li aiutino a consolidare i concetti esplorati. Alcuni esempi di domande possono essere: “Perché hai scelto di mettere questo oggetto in quell’insieme?”, “Che cosa hanno in comune tutti gli oggetti in questo insieme?”, “Che cosa hanno in comune tutti gli oggetti in questo insieme? Perché?”, “Cosa accadrebbe se aggiungiamo un nuovo insieme, come ‘legno’ Dove metteresti questo oggetto?”. Queste domande aiutano i bambini a ragionare sulle relazioni tra gli oggetti e a comprendere meglio il concetto di insieme e intersezione.
