
L’obiettivo di questa attività integrata è sviluppare nei bambini la capacità di creare classificazioni e seriazioni. Attraverso l’esplorazione e l’organizzazione di oggetti secondo criteri specifici, i bambini imparano a riconoscere e distinguere le caratteristiche comuni tra diversi elementi, classificando per genere. Inoltre, l’attività li guida nella comprensione delle seriazioni, ordinando gli oggetti in base a dimensioni crescenti o decrescenti. Questo processo aiuta a consolidare le loro competenze di osservazione, confronto e ragionamento logico, fornendo una base le future abilità matematiche e scientifiche.
Dopo l’accoglienza iniziale dei bambini prende il via l’attività di psicomotricità così strutturata:
minuto 00 – Bambini seduti in cerchio. Vengono già predisposti due grandi cerchi fatti con le corde. Vengono proposte alcune suddivisioni del gruppo secondo dei criteri di classificazione: il colore dei capelli, delle scarpe, dei vestiti, degli occhi.
Nel cerchio verde tutti coloro che… in quello rosso tutti gli altri.
Gioco molto importante anche per capire che tante cose sono uguali per tutti e ci accomunano.
minuto 15 – Viene poi introdotto il concetto di seriazione. Si chiede ai ragazzi di mettersi in riga dal più basso al più alto. Per posizionarsi i bambini dovranno utilizzare il metodo del confronto uno a uno.
Ci si dispone in riga e si chiamano i primi due bambini: si chiede loro chi è più alto. Il più alto si sposta a destra, il più basso a sinistra. Si chiama il terzo bambino: si confronta con il più alto: è più basso o più alto? Se più alto si sposta a destra, se più basso si confronta con il più basso. E così via con il quarto bambino fino a formare una nuova riga con i ragazzi disposti in ordine crescente di altezza.
minuto 25 – I bambini vengono numerati dal conduttore da 1 in avanti. Si chiede loro di correre sparsi per la palestra e, al segnale acustico, disporsi in ordine numerico crescente.
minuto 35 – I bambini si dividono in gruppi da tre.
Si chiede ad ogni terzetto di preparare un ostacolo da superare per realizzare un circuito . Il circuito viene provato. Ogni terzetto può fare dei cambiamenti sul proprio ostacolo. Si lascia un tempo adeguato di sperimentazione.
minuto 50 – saluto finale con un girotondo e preparazione per la parte di digitale.
Introduzione dell’attività di oggi a partire da uno storytelling
L’obiettivo di questa attività è far sperimentare e comprendere ai bambini il concetto di sequenza e seriazione. L’attività verrà introdotta utilizzando il libro illustrato “Il bambino con i fiori nei capelli” di Jarvis per introdurre i bambini al compito da svolgere. Nello specifico, lo storytelling esplora come tutti, compresi i bambini, possano attraversare periodi difficili di fragilità, perdita o malattia. La storia del bambini con i fiori nei capelli rappresenta questa vulnerabilità in modo potente. È anche un simbolo della vera amicizia, che può illuminare anche i momenti più bui.
Si propone un’attività di coding unplugged sul tappetone, dove i bambini-robot devono raggiungere un punto specifico all’interno della mappa.
L’attività di digitale è pensata per avvicinare i bambini dell’infanzia al pensiero algoritmico e alla costruzione di sequenze in modo ludico e coinvolgente. Si basa su un progetto già esistente, gratuito e facilmente accessibile, chiamato Hello Ruby, ideato da Linda Liukas, una programmatrice, scrittrice e illustratrice finlandese. Linda Liukas ha creato Hello Ruby per insegnare ai bambini concetti di programmazione attraverso attività creative e manuali, promuovendo un apprendimento attivo e collaborativo. Per questa attività, utilizzeremo un materiale chiamato “Dresscode”, disponibile sul sito del progetto, con alcune piccole modifiche per adattarlo al contesto educativo.
La scheda del “Dresscode” presenta una bambolina di carta con una serie di capi di abbigliamento da ritagliare e assemblare. Per rendere l’attività più pratica, si può sostituire l’uso delle tradizionali linguette di carta con pezzi di velcro, che facilitano sia il ritaglio che l’assemblaggio. In alternativa, per favorire il lavoro in piccolo gruppo, è possibile progettare una versione più grande del vestiario, adattata per un uso condiviso e più visibile.
Dopo aver preparato il materiale, l’attività entra nella fase di programmazione vera e propria. Ogni bambino può lavorare su una scheda individuale o collaborare con i compagni su una versione più grande. Una volta ritagliati i vari pezzi di abbigliamento e applicati i pezzi di velcro, l’insegnante introduce il gioco proponendo delle istruzioni legate al tempo, al luogo o ai colori da indossare. Ad esempio, potrebbe mostrare l’immagine di una montagna innevata o descrivere verbalmente un contesto come “una giornata fredda sulla neve”. I bambini devono selezionare i vestiti più adatti per quella situazione e vestirne la bambola seguendo una sequenza logica e ordinata. Nel caso della montagna innevata, la sequenza potrebbe includere: calze, pantaloni lunghi, maglietta, maglione, scarpe, giacca, cappello e sciarpa.
Le sequenze possono variare a seconda del materiale fornito e delle indicazioni proposte dall’insegnante, stimolando così i bambini a riflettere e sperimentare diverse situazioni e combinazioni. Questo processo non solo favorisce lo sviluppo del pensiero algoritmico, ma incoraggia anche la manualità fine e la capacità di ascolto e comprensione.
La fase conclusiva si concentra sulle riflessioni dei bambini, guidate dall’insegnante attraverso domande stimolo come: “Perché hai scelto questi vestiti?”, “Quale ordine hai seguito per vestire la bambola?”, “Cosa succede se cambiamo il luogo o il tempo?”. Questo momento permette ai bambini di consolidare quanto appreso, sviluppando una maggiore consapevolezza delle proprie scelte e del processo seguito.
