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I diritti dei bambini e delle bambine

Conoscere e comprendere che i bambini hanno i propri diritti fondamentali, rende i bambini consapevoli e promuove empowerment. Queste attività favoriscono l’educazione civica e la responsabilità sociale, aiutando i bambini a diventare cittadini informati e rispettosi.

minuto 00 – I ragazzi sono seduti in cerchio. Si anticipa che oggetto dell’incontro sarà il tema dei diritti e dei doveri. Cosa sono? 

 minuto 05 – Sono stati precedentemente preparati dei biglietti  sui quali sono scritti i diversi diritti fondamentali dei bambini sanciti dalle Nazioni Unite.

  • Diritto a essere protetto contro ogni forma di discriminazione; 
  • Diritto a essere aiutato e consigliato dalla tua famiglia;
  • Diritto al nome e alla nazionalità;
  • Diritto a esprimere la propria opinione;
  • Diritto ad avere le proprie idee e professare la propria religione;
  • Diritto alla salute e all’assistenza medica;
  • Diritto all’istruzione e all’educazione;
  • Diritto al riposo, al gioco e al tempo libero;
  • Diritto di essere protetto da qualsiasi tipo di sfruttamento o abuso; 

minuto 15 – Il diritto al gioco viene subito esercitato. Una corda a testa e gioco a record di salti senza errore. 

minuto 25 – I ragazzi vengono divisi in gruppi di 5 (circa) e ad ogni gruppo viene assegnato un biglietto. Ogni gruppo avrà il compito di realizzare due quadri viventi basati sul biglietto ricevuto:

  • Il primo dovrà raccontare la negazione del diritto assegnato;
  •  Il secondo dovrà raccontare l’affermazione del diritto assegnato;

I ragazzi dovranno pensare a un modo per passare dal primo quadro al secondo con movimenti rallentati. Ogni gruppo avrà al massimo 3 minuti per l’esibizione.

I quadri devono assolutamente esprimere una certa fisicita’. 

minuto 40 – Avviene l’esibizione, i quadri vengono fotografati dal conduttore e condivisi con il gruppo che sta eseguendo. Ogni gruppo verbalizza che cosa ha messo in scena e come lo ha fatto. 

L’attività di digitale ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e le bambine sui diritti fondamentali, promuovendo la riflessione e la consapevolezza attraverso un approccio collaborativo e creativo. Può essere realizzata con qualsiasi robot educativo programmabile tramite un’interfaccia a blocchi, come Thymio, mBot, Codey-Rocky, Vinci-Bot o dispositivi simili. 

L’insegnante introduce l’attività ponendo una domanda stimolo ai bambini: “Cosa sono i diritti?”. Si apre così un breve momento di discussione collettiva, durante il quale i bambini possono condividere liberamente le loro idee e conoscenze sul tema. 

Successivamente, vengono formati piccoli gruppi. A ciascun gruppo viene chiesto di scegliere un diritto che considerano importante per la loro vita quotidiana. Dopo un confronto tra pari, ogni gruppo rappresenta il diritto scelto con un disegno o una breve frase su un post-it. 

Nel frattempo, viene disposta un’ampia mappa simbolica della città, composta da figure e/o oggetti. La mappa deve presentare vari luoghi significativa, come case, scuole, ospedali, parchi, laghi e altri ambienti riconoscibili. I gruppi identificano il luogo della mappa che, secondo loro, meglio rappresenta il diritto scelto.

A questo punto inizia la parte laboratoriale: con il supporto dell’insegnante, i bambini imparano le funzioni base dell’interfaccia di programmazione a blocchi utilizzata per controllare il robot. Ogni gruppo programma il robot a partire da una posizione iniziale sulla mappa per raggiungere il luogo associato al proprio diritto. 

Durante la fase di programmazione, si valorizza il metodo del tentativo e dell’errore, stimolando nei bambini un atteggiamento attivo verso la risoluzione dei problemi.  L’insegnante accompa il processo con il supporto graduale, incoraggiando l’autonomia e il pensiero critico.

Una volta raggiunta la destinazione, ogni gruppo presenta agli altri il diritto scelto e spiega perché ha deciso di collegarlo a quel particolare luogo della mappa. L’attività si conclude con una riflessione collettiva, durante la quale si valorizzando le idee emerse e si rafforza il concetto di rispetto reciproco e cittadinanza attiva. 

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