
Sviluppare capacità di narrazione favorisce lo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo. Attraverso la narrazione, i bambini imparano a organizzare le idee, a costruire sequenze logiche e a esprimere i propri pensieri in modo coerente. Questa pratica stimola la fantasia e l’immaginazione, permettendo loro di esplorare mondi diversi e di esercitare la creatività. Inoltre, raccontare storie aiuta i bambini a comprendere meglio le emozioni proprie e altrui, migliorando così le loro capacità empatiche e sociali.
minuto 00 – Uno dei temi principali dell’incontro sarà anche la presa di coscienza della misurazione del tempo grazie alla creazione di attività e storie che devono avere una durata precisa. I ragazzi vengono divisi in 2 gruppi e si chiede loro un aiuto per realizzare un compito.
Occorre organizzare delle attività per i bambini di prima che arriveranno l’anno prossimo con delle precise caratteristiche:
- Ogni attività dovrà essere inserita all’interno di una cornice narrativa: una storia fantasy per un gruppo e una storia sportiva per l’altro.
- I due racconti saranno animati da dei giochi e dovranno durare quindici minuti
Il modus operandi deve essere il seguente quello tipico del problem solving, con i due adulti presenti che fungeranno da facilitatori del compito, cercando di intervenire il meno possibile, esclusivamente quando sarà effettivamente necessario. I ragazzi hanno a disposizione carta e pennarelli per appuntarsi le migliori idee e le proposte di giochi motori.
minuto 40– Si ascoltano e si guardano le proposte. Il pensatore computazionale avrà messo il suo metodo nel lavoro?
minuto 55 – condivisione finale e preparazione per l’attività di digitale.
Questa attività di digitale si propone di avvicinare bambini e bambine alla narrazione digitale, sviluppando la loro creatività, il pensiero sequenziale e la capacità di lavorare in gruppo. Il cuore dell’attività è la realizzazione di un racconto, costruito utilizzando una piattaforma di programmazione a blocchi, come Scratch, mBlock o altri ambienti simili.
L’insegnante può introdurre l’attività partendo da un genere narrativo condiviso, che può essere scelto in base agli interessi del gruppo classe o ai temi tratti in altre discipline. Si può partire, ad esempio, da una storia fantascientifica, da un racconto ambientato nella natura, da un mistero da risolvere o da una storia ispirata alla vita quotidiana. In questa prima parte i bambini raccolgono le idee sulla storia da raccontare. Successivamente l’insegnante guida la classe nella scoperta della piattaforma di programmazione scelta. Vengono mostrati i passaggi fondamentali per:
- scegliere e personalizzare uno o più personaggi (sprite).
- creare o modificare sfondi per ambientare le scene.
- aggiungere movimenti, dialoghi o effetti sonori attraverso la programmazione a blocchi.
In seguito, la classe viene suddivisa in piccoli gruppi. Ogni gruppo riceve una parte della storia da realizzare. Queste sezioni possono essere definite in anticipo dall’insegnante o elaborate insieme alla classe, sulla base delle idee emerse. Ogni gruppo lavora a una scena autonomamente, contribuendo a costruire una narrazione più ampia e condivisa. Ad esempio:
- il gruppo 1 racconta l’arrivo su un pianeta misterioso
- il gruppo 2 descrive l’incontro con creature aliene
- il gruppo 3 narra di un imprevisto…
Ogni gruppo potrà personalizzare gli ambienti, creare brevi animazioni, inserire dialoghi e dare vita alla propria parte del racconto con gli strumenti digitali a disposizione.
Una volta completate tutte le scene, possono essere presentate in sequenza alla LIM come se fosse un cortometraggio animato. Ogni gruppo ha la possibilità di raccontare brevemente il proprio contributo, spiegando le scelte narrative e creative.
A conclusione dell’attività, si dedica un momento al confronto collettivo, in cui i bambini, con la guida dell’insegnante, vengono accompagnati a riflettere sull’esperienza vissuta. Attraverso domande stimolo come “Com’è stato lavorare insieme per realizzare una scena digitale?”, “In quali momenti avete trovato delle difficoltà e come le avete superate?” oppure “Cosa avete scoperto di nuovo sul linguaggio di programmazione e su come si costruisce una storia interattiva?”, l’insegnante aiuta gli alunni a ripensare al percorso fatto, riconoscere le strategie adottate e valorizzare le competenze sviluppate. Questo momento di riflessione condivisa permette ai bambini di acquisire maggiore consapevolezza su come l’attività abbia potenziato non solo le loro abilità digitali, ma anche la capacità di collaborare, di comunicare e di affrontare insieme un compito complesso.
