
E’ importante sviluppare la responsabilità individuale e collettiva permettendo ai bambini di capire quanto sia importante fare bene sia per se stessi sia per gli altri. È anche cruciale saper adattarsi e cambiare idea quando le situazioni cambiano, aiutando a superare gli ostacoli con coraggio e creatività. Imparare a programmare e a seguire passo dopo passo le istruzioni non solo apre molte porte nel mondo del lavoro tecnologico, ma aiuta anche a pensare in modo chiaro e a risolvere i problemi. La capacità di lavorare bene con gli altri, collaborando, è un’abilità importante che aiuta gli studenti a comunicare meglio ed a raggiungere un obiettivo comune. È anche fondamentale saper trovare le informazioni importanti, capire testi che danno regole e spiegare a voce le proprie idee, rendendo più facile studiare, fare ricerche e parlare in pubblico.
minuto 00 – Appena entrati in palestra ci siede in cerchio nel centro dello spazio. Ci si presenta dicendo il nome ed una cosa che si è molto bravi a fare concretamente.
minuto 05 – Ai ragazzi seduti in cerchio si chiede di definire il termine “REGOLAMENTO”. Che cos’è?
minuto 10 – Viene proposto un gioco comune: palla prigioniera. Si chiede ai ragazzi di definire le regole con le quali si giocherà. Vengono scritte su un foglio dal conduttore.
minuto 20 – Dopo la prima partita si chiede loro se vogliono aggiungere e togliere qualche regola.
minuto 30 – Si analizza il gesto tecnico del lancio della palla. Si scompongono le diverse fasi del gesto, cercando le modalità più efficaci. Si procede per domande e tentativi: è vero che se prendo la rincorsa tiro più forte? E’ vero che se prima prendo la mira sono più preciso? Oppure è falso ?
L’idea è quella di far emergere, attraverso il confronto con i ragazzi, l’esecuzione ideale del gesto tecnico del lancio, suddividendolo in una serie di gesti da mettere in sequenza per raggiungere il miglior risultato possibile.
minuto 40 – Si aggiungono alcune regole dopo la prima fase di gioco, per fare sperimentare ai ragazzi come le regole abbiano influenza sul modo in cui si gioca. Ad es. si potrebbe introdurre un conteggio dei punti particolare per favorire la partecipazione di tutti (1 punto ogni passaggio fatto, 3 punti se l’eliminazione avviene subito dopo un passaggio e così via).
E’ il concetto di control game, per favorire l’evoluzione tecnica gruppo o per favorire fenomeni di inclusione e partecipazione allargata.
minuto 55 – Cerchio finale e condivisione prima di spostarsi in aula per l’attività di digitale.
L’attività di digitale proposta rientra nel coding unplugged, ovvero un approccio alla programmazione che non prevede l’uso di strumenti digitali. Questo tipo di esercizio è molto utile per introdurre i concetti base dell’informatica, come la sequenzialità, la scomposizione in fasi, e la costruzione di un algoritmo. L’apprendimento del coding e la capacità di seguire e costruire istruzioni passo dopo passo aprono possibilità future nel mondo del lavoro digitale, ma stimolano anche un pensiero ordinato, logico e orientato alla risoluzione dei problemi. In parallelo, la capacità di collaborare, comunicare efficacemente e condividere idee è cruciale per lavorare in gruppo, fare ricerca, parlare in pubblico e imparare in modo attivo.
L’attività si apre con la lettura o l’ascolto di una breve lettera, che l’insegnante dovrà preparare in anticipo, scegliendo un tema vicino all’esperienza quotidiana dei bambini, come ad esempio la preparazione di una ricetta, l’allestimento di una festa, o la costruzione di un oggetto. La lettera ha uno stile narrativo, ma al suo interno sono contenute tutte le istruzioni operative necessarie per portare a termine un compito ben definito.
Dopo aver ascoltato il testo, i bambini sono invitati a rileggerlo insieme all’insegnante e ad analizzarlo per estrarre i passaggi fondamentali del procedimento descritto. Questa fase di scomposizione del testo li aiuta a identificare le azioni essenziali, da trascrivere in modo chiaro e ordinato nel proprio quaderno. L’obiettivo è trasformare un racconto ricco di dettagli in un algoritmo, cioè in una sequenza precisa di istruzioni da seguire per completare il compito.
Una volta definite le istruzioni in forma scritta, i bambini passano alla fase successiva: la creazione del codice visivo. Per ogni passaggio, i bambini disegnano un simbolo o un’icona che rappresenti graficamente l’azione descritta, costruendo così una versione visuale e semplificata del procedimento. Nasce così una “ricetta in codice”, che rende visibile il legame tra linguaggio naturale e linguaggio simbolico, tra narrazione e programmazione.
Al termine dell’attività, si apre uno spazio di rielaborazione collettiva guidato dall’insegnante, volto ad aiutare i bambini a riconoscere il valore delle competenze esercitate e a collegarle alla loro esperienza quotidiana. Attraverso domande stimolo come “Perché è stato utile dividere il racconto in tanti passaggi più piccoli?”, “Vi è mai capitato, nella vita di tutti i giorni, di dover fare una cosa alla volta per riuscire in un compito difficile?”, i bambini vengono quindi accompagnati a riflettere sul concetto di scomposizione associato alla vita quotidiana.
