
Le abilità di orientamento su carta favoriscono lo sviluppo cognitivo, poiché richiedono che i bambini interpretino simboli, leggano legende e comprendano le relazioni spaziali tra gli oggetti rappresentati. Inoltre, l’orientamento su carta geografica aiuta i bambini a sviluppare un senso di consapevolezza spaziale. Imparare a leggere una mappa li aiuta a capire meglio il mondo che li circonda, aumentando la loro capacità di navigare sia in ambienti familiari che in quelli nuovi. Questa competenza si traduce in una maggiore autonomia e fiducia in sé stessi. Infine, le abilità di orientamento contribuiscono anche a migliorare le capacità di problem solving. Quando i bambini interpretano una mappa e pianificano un percorso, devono pensare in modo critico e logico, prendere decisioni e risolvere problemi che incontrano lungo il percorso. Inoltre, questa abilità incoraggia la collaborazione e il lavoro di squadra.
minuto 00 – I bambini sono seduti in cerchio. Si appoggia al centro del cerchio una cartina geografica grande in cui è rappresentato tutto il mondo. Si chiede ai bambini di cercare dove siamo, di cercare i loro paesi di origine o quello dei loro genitori.
minuto 10 – Ai bambini viene consegnata una corda a testa, 10 minuti di salto della corda, prima libero e poi con qualche input da parte del conduttore (piedi uniti con un battito, piedi uniti con due battiti, su un piede, sull’altro). Questa motricità è apparentemente slegata con il contesto didattico ma da evidenze scientifiche è capace di attivare energie mentali utili nella fase successiva.
minuto 20 – La scoperta del Nord. Se ti posizioni al mattino verso il sole che nasce (EST), basterà aprire il braccio sinistro per scoprire il NORD. Poi tutto ne consegue. Se ci fosse mostrare una bussola.
minuto 25 – Inserire i concetti di Nord, Sud, Est, Ovest. I bambini si posizionano come se fossero davanti alla cartina con il corpo e camminano, corrono e saltano secondo le indicazioni del conduttore. Si indicano con dei cerchi alcune nazioni che si trovano in relazione ai quattro punti cardinali. Possibili varianti utilizzando alcune musiche iconiche dei diversi paesi. Ballando liberamente cercare di riconoscerle.
minuto 35 – Ogni bambino ha un foglio di fronte a sé con indicata al centro la scuola. Si chiede di disegnare, come se fosse una carta geografica, alcuni riferimenti del proprio quartiere. Idealmente ogni bambino deve disegnare sul proprio foglio almeno 4 strutture o riferimenti (la chiesa, la metropolitana, la palestra, una rotonda, un centro commerciale…), posizionando correttamente nello spazio. I bambini sperimentano la strada disegnata con la mappa in mano, immaginando di muoversi dalla scuola fino alla propria casa.
minuto 50 – Commenti finali e preparazione per l’attività di digitale.
L’attività di digitale nasce con l’obiettivo di potenziare le capacità di orientamento spaziale dei bambini, promuovendo al contempo il lavoro di squadra e l’introduzione ai concetti base della programmazione. Attraverso l’uso di mappe strutturate a griglia e di semplici istruzioni codificate, i bambini vengono guidati a muoversi mentalmente nello spazio, riconoscere riferimenti topologici e prendere decisioni per raggiungere un obiettivo comune.
Prima di iniziare, l’insegnante dovrà preparare il materiale necessario: una mappa a griglia per ciascun gruppo, preferibilmente stampata in formato A3 o realizzata su cartellone, che rappresenti un ambiente immaginario (ad esempio una foresta, un’isola o un paesaggio fantastico). Alcune caselle della griglia conterranno già elementi fissi come alberi, montagne o fiumi, mentre altre saranno lasciate libere per consentire il movimento. Oltre alla mappa, saranno necessarie delle pedine o piccoli segnalini che rappresenteranno i personaggi in movimento. Un altro elemento essenziale per l’attività sono le slide o i cartellini da preparare anticipatamente, che contengono le istruzioni da seguire. Le istruzioni dovranno contenere i concetti topologici di base, per esempio: “Muovi il personaggio di tre passi verso est”.

L’attività prende avvio con la suddivisione della classe in piccoli gruppi, ciascuno dei quali riceve la propria mappa, una pedina e il primo cartellino con le istruzioni. I bambini lavorano insieme per interpretare i comandi ricevuti e muovere la pedina sulla griglia. Le istruzioni vengono presentate una alla volta, lasciando ai bambini il tempo per discuterle, comprenderle e tradurle in azione. In questo modo ogni gruppo sperimenta concretamente il funzionamento di una sequenza di comandi e l’effetto che ciascun movimento produce all’interno dello spazio.Al termine del percorso, si propone un momento di riflessione collettiva per rielaborare l’esperienza svolta. L’insegnante può guidare la discussione partendo da domande aperte: “Che cosa abbiamo scoperto seguendo le istruzioni sulla mappa?”, “In che modo ci siamo orientati?”, “Quali difficoltà abbiamo incontrato e come le abbiamo superate?”, “Come ci siamo aiutati tra compagni?”. Questa fase è fondamentale per rendere visibili i processi messi in atto, consolidare le conoscenze acquisite e valorizzare la collaborazione e il pensiero logico. Si può infine chiedere ai bambini di rappresentare graficamente il percorso seguito o di trascrivere la sequenza di comandi eseguiti, trasformando l’esperienza in una piccola narrazione codificata.
